Hervé Gourdel amava le montagne, le percorreva, le scalava, le frequentava, le fotografava. Era una guida del Parc national du Mercantour, era nizzardo e viveva nel paesino di Saint-Martin-Vésubie, nell’entroterra della Costa Azzurra.
Sette anni fa, il 23 settembre 2014, durante un viaggio nell’interno algerino, fu rapito e ucciso dagli estremisti “Soldati del Califfato”. L’impressione e la commozione a Nizza furono enormi e la République lo insignì del titolo di “chevalier de la Légion d’honneur à titre posthume”.
Noi vogliamo ricordarlo con l’immagine del monumento che Nizza gli ha dedicato sulla Collina del Castello:
Nel febbraio 2021 si è tenuto ad Algeri il processo ai 14 presunti carnefici di Hervé, a cui è seguita una sentenza che ha condannato a morte Abdelmalek Hamzaoui, il principale imputato. Tuttavia, l’Algeria ha applicato una moratoria sulla pena di morte per quasi trent’anni, per cui la condanna è stata cambiata in ergastolo.