Roccia e acqua non sono solo una prerogativa del litorale della Costa Azzurra ma sono gli elementi antichissimi di un entroterra dalla geologia stupefacente, dove da sempre uomo e natura fanno a gara nella trasformazione del territorio. Oggi vi portiamo alle Gorges du Verdon.
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Un tuffo tra le cime
Nel Triassico, se ci fossero stati i turisti nella Région Sud PACA, avrebbero fatto il bagno tra le montagne, perché le alture di questa zona delle Alpes-de-Haute-Provence, tra i mille e i millecinquecento metri, erano coperte dal mare. Mare che poi nelle altre ere geologiche si è ritirato, non senza ghiacciarsi prima e scavare… scavare… fino a scolpire in maniera magistrale e suggestiva un’intera valle dove oggi scorre il fiume Verdon, sovrastato dal più grande canyon d’Europa, le Gorges du Verdon.
Il lago di Sainte-Croix
Fin qui la natura, negli anni Settanta del secolo scorso invece è intervenuto l’uomo che per mitigare le acque di un fiume a volte impetuoso ha allagato un fondo valle nei pressi del villaggio di Moustiers-Sainte-Marie creando il terzo bacino lacustre più grande di Francia. È il lago di Sainte-Croix.
Per raggiungere questa zona ci vogliono circa due ore di macchina se si parte da Nizza, un po’ meno da Cannes o Grasse. Le strade regionali che conducono a Castellane (la porta delle Gorges) sono morbide lingue d’asfalto che tra dolci curve e controcurve offrono ai visitatori panorami mozzafiato con diverse aree dove accostare in sicurezza e mirare il paesaggio, come il Point Sublime.
Il paradiso degli sportivi…
Lungo tutto il percorso stradale tra La Colle-sur-Loup e Castellane e da qui al Lac de Sainte-Croix si trovano numerosi camping popolati da appassionati di canoa, canyoning, rafting, cicloturismo e motociclisti che provengono da ogni parte d’Europa. Senza contare i novelli Icaro in parapendio che vi svolazzano insieme ai rapaci sopra la testa.
…ou pas!
Se invece non siete avvezzi agli sport d’acqua (e d’aria), sul grande spiaggione del lago trovate chi vi noleggia un pedalò per risalire il Verdon e fare il bagno tra le anse del fiume, che in questo tratto sono calme. Non perdete l’occasione per visitare il vicino villaggio medievale di Moustiers-Sainte-Marie, che vi ricorderà un po’ Saint-Paul-de-Vence (e per la verità anche altre cittadine provenzali) e vi accoglierà con le sue stradine ben tenute, impreziosite da botteghe artigianali e opere d’arte en plein air.
Castellane
Castellane merita una sosta un po’ più lunga e può essere il vostro campo base per andare alla scoperta di questo territorio tra Var e Hautes-Alpes.
In questo villaggio di 1600 abitanti troverete tracce medievali e romaniche: una torre dell’orologio, una porta della città, una torre pentagonale e una chiesa costruita in cima a uno sperone di roccia raggiungibile in 45 minuti di cammino dal centro città: la chapelle Notre-Dame du Roc.
Da non perdere il piccolo museo cittadino (a ingresso gratuito) dove potrete scoprire come l’antica civiltà contadina del luogo ha fondato la sua economia coltivando e lavorando la canapa.
In un altro piano del museo invece troverete le sirene. Da Omero ai giorni nostri questa figura della mitologia viene raccontata attraverso l’animale reale che ha dato origine al mito: il lamantino. Un placido e simpatico mammifero marino i cui antenati vivevano proprio tra le odierne montagne dell’Alta Provenza, quando qui tra Triassico e Giurassico c’era il mare.
Plus d’infos a Castellane presso l’ufficio del turismo dove troverete una simpatica signora dai capelli blu che parla un ottimo italiano.
(Foto di Marco Casa©)