Coronavirus Costa Azzurra bien expliqué #14

Di Marco Casa
19 Mar 2020

La situazione sanitaria

Oggi il bollettino medico sull’epidemia di Covid-2019 in Francia è di 9134 casi di persone a cui è stata diagnosticata la malattia, tra questi 3626 sono ricoverati, di cui 931 in rianimazione.

I casi positivi crescono nell’ordine delle migliaia da un giorno all’altro e la metà ha meno di 60 anni. Fino ad ora i morti sono 264.

Nella regione Provence-Alpes-Cote-d’Azur i casi sono 574, così distribuiti nei vari dipartimenti: 110 nelle Alpes-Maritimes, 103 nel Var, 303 nelle Bouches-du-Rhône, 17 nelle Alpes de Haute Provence, 32 nelle Hautes Alpes, 15 nel Vaucluse. Nella regione sono morti 9 pazienti dall’inizio della pandemia.

Sul piano sanitario, infine, è importante far sapere che anche in Francia c’è scarsità di sangue, per cui il direttore nazionale della Sanità, Jérome Salomon, ha lanciato un appello affinché sia donato: “Ce n’è un bisogno costante”.

Le misure preventive

Ieri è stato il secondo giorno di “confinement total”, cioè di quarantena in tutto il Paese, ma ancora non è ben chiaro a tutti l’importanza di restare a casa, infatti in Francia sono state levate 4095 multe per non aver rispettato le restrizioni. Il Prefetto del dipartimento nizzardo, infatti, ha annunciato un inasprimento delle multe, che vanno da 135 a 375 euro per chi non rispetta il provvedimento, mentre a Menton il commissario di polizia ha avviato un’operazione di dissuasione “contro l’indisciplina”: “La quarantena è la regola, uscire per fare la spesa è l’eccezione”.

Anche a Nizza si sono viste in giro ancora troppe persone, per cui la Prefettura sta valutando l’ipotesi di chiudere la Promenade des Anglais; una misura severa ma anche dal forte valore simbolico. Proprio su questo piano, un altro momento simbolico di Nizza è sospeso da due giorni: il celebre colpo di cannone dalla Collina del Castello, ogni mezzogiorno, riprenderà solo quando l’emergenza sarà conclusa.

In questo periodo è importante anche conservare il senso di comunità, per cui in serata tanti nizzardi hanno applaudito dai loro balconi agli operatori sanitari, soprattutto nel quartiere di Riquier, al Parto, in rue de Lépante e nei pressi di Gorbella; una forma di vicinanza e di sostegno per chi sta lottando in prima linea contro il nuovo coronavirus, ma anche un’occasione per liberare la tensione e la pressione cui tutti siamo sottoposti.

Consigli personali

Ora che è cominciata la quarantena, è necessario essere accorti non solo con i “gesti barriera”, cioè quelli che tengono lontano il virus (li abbiamo elencati più volte: lavarsi le mani, tossire nella piega del gomito e così via), ma anche con gli stati d’animo. Lunghi periodi di isolamento possono determinare un aumento dei casi di ansia, paura (del contagio) e disturbo post-traumatico da stress. Ecco qualche consiglio per affrontare con maggior serenità questo tempo:

  1. Non sovraccaricatevi di informazioni, specie perché ce ne sono tante fuorvianti, fasulle o, più di frequente, allarmistiche; l’informazione più attendibile è quella che non spinge sull’emozione.
  2. Usate i mezzi di comunicazione: smartphone, tablet e pc per fare videochiamate con parenti e amici: si tratta di un grande aiuto per superare l’isolamento e le preoccupazioni verso le persone care.
  3. Se siete particolarmente preoccupati, rivolgetevi alle linee telefoniche dedicate, che sono curate da personale esperto che potrà aiutarvi a ridurre l’ansia.
  4. Tentate di mantenere una routine regolare: nel dormire, nel mangiare e nel fare attività fisica (come lo yoga e altri esercizi studiati proprio per essere effettuati in casa).
  5. Siate altruisti, perché compiere dei gesti che possano essere utili alla collettività dà benefici anche a sé stessi, perché permette di controllare lo stress.

Su quest’ultimo punto è lo stesso sindaco di Nizza, Christian Estrosi, a dire che: “Oggi più che mai dobbiamo mostrare solidarietà con le persone fragili e isolate che non hanno alcun sostegno familiare, per cui, se potete, fate la spesa per un vicino anziano, comprate le medicine per una persona fragile… sono piccoli gesti di mutuo soccorso che oggi costruiscono la coesione sociale di cui abbiamo bisogno”.

A questo proposito si sta mettendo in piedi una rete di solidarietà a cui si può partecipare contattando il numero 04 97 13 56 00.