Coronavirus Costa Azzurra bien expliqué #61

Di Marco Casa
26 Mag 2020

La situazione sanitaria

Lunedì 25 maggio 2020, in Francia il bilancio dell’epidemia Covid-19 contava 145.279 casi confermati di persone positive al nuovo coronavirus; di costoro, 16.798 (-387 rispetto al giorno prima) sono ospedalizzati e, tra questi, 1.609 sono in rianimazione (-46).

Dall’inizio dell’epidemia, i pazienti dimessi sono 65.199 (+582), mentre i decessi sono 28.457 (+90), di cui 18.112 in ospedale e 10.345 nelle case di riposo.

Nella regione Provence-Alpes-Cote-d’Azur, ieri le persone positive al patogeno erano 16.745 (+52), di cui 993 (-27) sono ricoverate in ospedale e 95 si trovano in rianimazione (3 in meno delle 24 ore precedenti). Le persone decedute sono 884, mentre quelle rientrate a casa sono 4.747.

Più nello specifico del dipartimento delle Alpes-Maritimes, il numero delle vittime dall’inizio dell’emergenza è di 240 (176 in ospedale, 69 negli Ehpad). Attualmente, in Costa Azzurra ci sono ancora 130 persone contagiate ricoverate in ospedale, di cui 11 in rianimazione.

Le misure preventive

Ieri si sono concluse le prime due settimane di déconfinement, per cui ora si attendono i risultati (speriamo incoraggianti) delle prime aperture; al momento, come abbiamo appena visto dai dati numerici, l’epidemia sembra affievolirsi.

Al contempo, ieri è cominciato il «Ségur de la santé», una sorta di riunione permanente in videoconferenza che si concluderà a luglio e che prevede “l’incontro” tra il governo e gli operatori sanitari. Lo scopo è una vera e propria rifondazione della sanità pubblica francese che contempli un netto miglioramento delle condizioni di lavoro, dell’assistenza ai pazienti in ospedale e delle retribuzioni, come già promesso dal presidente Emmanuel Macron. Una curiosità su questa speciale riunione riguarda il suo nome: non affannatevi a cercare nel vocabolario la parola “ségur”, si tratta semplicemente dell’indirizzo del Ministero della Salute, che è in avenue de Ségur a Parigi. In Francia non è la prima volta che una strada dà il nome a un’importante consultazione; un po’ come il termine “grenelle”, usata nel maggio ’68 quando si svolsero importanti negoziati al Ministero degli affari sociali che si trovava in rue de Grenelle, appunto. Da allora il termine “grenelle” è usato per riferirsi a questo genere di riunioni e, chissà, magari in futuro lo sarà anche “ségur”.

Il governo francese, inoltre, sta preparando le prossime fasi di déconfinement, che probabilmente verranno annunciate questa settimana, verosimilmente giovedì. Faranno particolare riferimento alle prossime vacanze estive e alla riapertura di bar e ristoranti; si attende, infine, l’inizio di una concertazione sullo stato degli ospedali e sugli aiuti al settore dell’automobile.

La app “StopCovid” potrebbe essere disponibile dal prossimo fine settimana: non sarà obbligatoria, ma con una sua larga diffusione potrebbe aiutare a monitorare la diffusione del coronavirus. La data attesa era martedì 2 giugno, ma se i parlamentari la approveranno prima, sarà disponibile già nel prossimo week-end. Intanto la app è stata testata dai militari, come riferito dallo stesso Ministero delle Forze armate.

In Costa Azzurra la discussione principale verte sulle spiagge, in particolare sulle concessioni ai privati, per cui si attende una sentenza del tribunale che chiarisca il da farsi. Al momento, gli stabilimenti “Voilier”, “Sporting” e “Lido plage” di Nizza dovrebbero cambiare gestore, ma sebbene la battaglia legale duri da almeno 6 mesi, ancora vi è molta incertezza sul loro futuro. La situazione è importante anche per quanto riguarda la pandemia, dal momento che nella nostra zona si può accedere alla spiaggia, ma non sostare per prendere il sole o fare un pic-nic.

In attesa, segnaliamo che i primi frequentatori del mare quest’anno non sono stati granché rispettosi degli altri e dell’ambiente: ad Antibes sono state filmate mascherine e guanti monouso galleggiare sull’acqua; si tratta di un episodio grave dal punto di vista sanitario ed ecologico.

Consigli personali

Ogni tanto ci capita di ricevere appelli per persone scomparse. Ogni volta è un colpo emotivo molto forte, ma ci sembra doveroso dare una mano. I consigli di oggi, pertanto, riguardano l’altruismo: dateci una mano a ritrovare la signora Jacqueline Giaccone Beretti di origine bolognese, nata nel 1932 e residente in rue Delille 2 a Nizza, in zona Carabacel.

Della signora non si hanno più notizie dall’inizio della pandemia. Ne abbiamo scritto ieri sera sul nostro sito radionizza.it e, se avete informazioni utili, potete scriverci al nostro indirizzo email: info@radionizza.it; noi gireremo le informazioni ai familiari. Grazie in anticipo per l’aiuto che potrete darci!