Il Musée International de l’Art Naïf Anatole Jakovsky a Nizza è leggermente decentrato rispetto al centro città, ma è facilmente raggiungibile, trovandosi poco lontano dalla Promenade des Anglais ai piedi della collina di Fabron, accanto al parco Carole de Roumanie. Un bellissimo giardino botanico permette di sedersi al sole o all’ombra degli alberi, ammirando le sculture di Frédéric Lanovsky che rappresentano esseri umani e animali in forme raggianti e colorate.
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Il Musée de l’Art Naïf
Il Musée international d’Art Naïf è stato inaugurato il 5 marzo 1982 grazie alla donazione di Renée e Anatole Jakovsky, collezionista, critico d’arte e scrittore, alla città di Nizza. La loro collezione era costituita originariamente da 600 dipinti e disegni, una trentina di sculture, oggetti vari, manifesti e rari documenti d’archivio che permettono di ripercorrere la storia dell’arte naïf dal XVIII secolo a oggi. Ad essa si aggiunge il deposito di opere da parte del Musée National d’Art Moderne, Centre Georges Pompidou di Parigi. Gli archivi e le opere del museo (periodici, cataloghi di mostre, monografie di artisti, ecc.) comprendono più di 3.000 documenti, costituendo così una collezione unica in Francia sull’arte naïf e la sua storia.
L’art naïf
Ma che cos’è l’art naïf e perché la si definisce “ingenua”? È un tipo di arte che non rispetta i codici e gli standard accademici. La sua particolarità risiede in certe distorsioni della prospettiva e del colore che modificano la realtà. I pittori accentuano le forme, le dimensioni e gli spazi. Le prospettive e le dimensioni sono quelle percepite dall’artista, senza regole di grandezza in relazione alla distanza. I colori sono vivaci e i dettagli sono precisi sia in primo piano che sullo sfondo. La si è definita ingenua perché ricorda il mondo dei bambini: libero, spontaneo, pieno di freschezza e innocenza. Vi è anche tanto umorismo e grande immaginazione.
Lo Château Sainte Hélène
Il museo ha sede nei due piani dello Château Sainte Hélène, una villa costruita alla fine del XIX secolo, antica residenza del profumiere François Coty. Un ambiente intimo e familiare per accogliere un’arte poco conosciuta che privilegia la visione interiore del pittore e invita ogni visitatore a un viaggio immaginario.
La collezione
Il museo riunisce una collezione unica di opere d’arte naif, brut e singolare di pittori provenienti da tutto il mondo. Dipinti, sculture, disegni, manifesti ripercorrono l’evoluzione di quest’arte attraverso le opere dei più famosi: Bauchant, Bombois, Vivin, Séraphine, Rimbert, Lefranc, Rabuzin, Ivan e Josip Généralic, Lackovic, Grandma Moses, O’Brady, Haddelsey, Ligabue, Vivancos, le Douanier Rousseau. Un deposito del Centre Pompidou arricchisce ulteriormente questa collezione.
Visitate il sito del museo per organizzare la vostra visita.
(Foto di Antonella Fava©)