Marina Baie des Anges a Villeneuve-Loubet – Côte à côte

Di Antonella Fava
22 Set 2023
Marina Baie des Anges

Oggi andiamo a conoscere da vicino un complesso di edifici che è impossibile non notare sull’orizzonte costiero della Costa Azzurra tra Nizza e Antibes. Parliamo di Marina Baie des Anges a Villeneuve-Loubet, diventato un simbolo dell’architettura moderna sulle rive del Mediterraneo.

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Spesso descritti come velieri o piramidi di cemento, i 4 edifici dalle forme sinuose e monumentali raccontano una lunga storia della fine del XX secolo. Enclave abitativa a sé stante, il complesso conta 1.500 appartamenti, un porto turistico con 515 ormeggi, un parco, ristoranti e negozi. Oltre alla capitaneria di porto e agli alloggi per il personale, le strutture intorno al bacino portuale comprendono una piscina e un centro di talassoterapia.

Marina Baie des Anges

Curve sinuose

Si tratta di una costruzione anni 70 unica e grandiosa come nessun’altra, nel cuore della Baie des Anges, con una vista panoramica da Cap d’Antibes a Cap de Nice. Marina Baie des Anges, costruita su un terreno relativamente pianeggiante di 16 ettari, tra la riva e la linea ferroviaria, svetta da lontano con le audaci curve dei 4 edifici che si affacciano sul mare, le sue insolite terrazze e i suoi giardini privati. Si narra che le curve mitiche delle strutture provengano da un disegno fatto sul palmo della mano dell’architetto responsabile della progettazione del progetto.

Marina Baie des Anges

Amata e odiata

Il progetto fu inizialmente mal accolto dagli abitanti di Villeneuve-Loubet, che volevano preservare il terreno paludoso alle foci del Loup. Questi levarono un’ondata di polemiche per le sue dimensioni gigantesche e per la barriera visiva che si sarebbe creata sul lungomare.
Ancora oggi la costruzione, che culmina a 70 m di altezza, è amata e odiata, suscitando sentimenti contrastanti per la sua mole e per la sua audacia architettonica.
È un’opera di design dall’innegabile effetto plastico, che evoca immense onde bianche, con gli edifici a gradoni che si arricciano su se stessi come una flotta di velieri. Il 28 novembre 2000 è stato inserito nella lista degli edifici “patrimonio del XX secolo”.

Marina Baie des Anges

La nascita del progetto

Ripercorriamo un po’ di storia per comprendere in quali circostanze fu progettato il complesso.
Il turismo in Costa Azzurra si sviluppa negli anni 60, con il boom delle vacanze estive. Nella regione, già urbanizzata, non era previsto nessuno progetto su larga scala per rispondere alle nuove esigenze. La costruzione di Marina Baie des Anges è in questo senso un’eccezione. Avviata dal gruppo CICA, guidato da Jean Marchand, nel 1968, il suo completamento ha richiesto quasi 25 anni.

I protagonisti di questa avventura

Il primo ad immaginare un grande complesso residenziale in questa zona fu Lucien Nouvel, chimico di formazione e ricco industriale, che aveva iniziato a occuparsi di immobili come attività secondaria. Pur essendo un novizio del settore, pensò a un vasto complesso acquistando un terreno a Villeneuve-Loubet intorno al 1960.
I 17 lotti furono in gran parte divisi tra il Groupe Nouvel e il Groupe Carat tra il 1962 e il 1968, quando il Groupe Carat commissionò allo studio di architettura Lemaresquier il suo primo progetto di costruzione. Questo consisteva in una serie di torri verticali e di edifici concentrici.
Gravi difficoltà finanziarie indussero il Groupe Carat ad abbandonare il progetto e il Groupe Nouvel cercò un nuovo sostegno. Accettò quindi il progetto proposto dallo studio di André Minangoy.
André Minangoy era un architetto di successo in Costa Azzurra, e aveva già realizzato la tenuta Pierre-Longue a Cannes e il Palazzo Le Vista a Roquebrune Cap Martin. I caratteristici balconi di quest’ultima prefiguravano già l’architettura di Marina Baie des Anges. Purtroppo morì nel 1985, pochi anni prima che la sua opera fosse terminata.

Marina Baie des Anges

Una firma originale sul litorale

La preoccupazione principale del progettista è stata l’innovazione formale delle piramidi, con le loro linee pure e leggere e il loro stile che richiama il Guggenheim Museum di F. L. Wright. L’idea era di creare un porto circondato dalle colline artificiali di un muro decorativo costituito dagli edifici abitativi.
Gli appartamenti non sono oggetto di particolari ricerche. L’idea nuova è la passerella esterna, che riduce il numero di ascensori e soprattutto crea una perfetta omogeneità visiva tra le facciate. La balaustra scultorea, identica sul fronte e sul retro accentua le sinuosità della pianta. L’effetto a sbalzo del lato inclinato è completato da fioriere integrate sul lato mare, che nascondono alla vista gli ampi spazi esterni privati.

Più di 20 anni di lavori

Il progetto ha richiesto più di 20 anni per essere completato. Il primo edificio Admiral fu consegnato nel 1970, il secondo, il Commodore nel 1972. Dopo il completamento della parte centrale del terzo edificio, un grattacielo di 22 piani e 70 metri di altezza (il Ducal) nel 1980, il ritmo è rallentato. L’edificio Baronnet, iniziato nel 1976, è stato completato solo nel 1990. Ducal è stato completato nel 1992, contemporaneamente al centro di talassoterapia.

Marina Baie des Anges

Presente e futuro

Se le opinioni sull’originalità architettonica del complesso sono spesso state divergenti, la fine del XX secolo ne ha riconosciuto la genialità. Le linee curve del cemento sono state una delle ispirazioni per il Villaggio Olimpico di Montreal nel 1976 e per l’iconico Jumeirah Beach Hotel di Dubai nel 1997. Dal 2000, la residenza è stata classificata come patrimonio del XX secolo e i suoi appartamenti più spaziosi con vista sul mare, situati ai piani più alti, sono ora in vendita sul mercato immobiliare di lusso.
Oggi il porto turistico è oggetto di un importante progetto che sarà realizzato nei prossimi 30 anni con l’obiettivo di ammodernare le sue strutture e portarle a uno standard ancora più elevato. Esso prevede strutture per la conservazione degli ecosistemi marini, un hotel a quattro stelle, un ristorante con piscina lagunare, aree di accoglienza e coworking. Inoltre vi saranno sale per seminari e un parcheggio sotterraneo da 200 posti. 

 

(Foto di Antonella Fava©)

 

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